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Top 10 di motivi per studiare i Tarocchi

Aggiornamento: 29 mar 2023

Dieci ragioni per immergersi nello studio dei Tarocchi


Tarocchi sparsi sul tavolo con penna e pianta, Mazzo di Tarocchi, Mazzo Tarocchi Studio
Tarocchi, Mazzo Tarocchi Studio, Carte sparse sul tavolo

Complice l’aria estiva che richiama un momento di “Tarologia da spiaggia,” mi sono trovata a stilare una top 10 di motivi per cui credo che lo studio dei Tarocchi sia importante e formativo. Mi raccomando… leggete fino in fondo!

1) I Tarocchi insegnano a guardare. Quando iniziamo a studiare i Tarocchi, infatti, è difficile che siamo in grado di osservare le carte in maniera oggettiva e tendiamo a sovrapporre l’interpretazione all’effettiva immagine. Approcciarsi genuinamente alle carte significa invece fare uno sforzo decostruttivo e impegnarsi a vedere le cose per quello che sono e non per quello che significano. Immaginiamo la potenza trasformativa nel riuscire a portare questo esercizio anche nella vita quotidiana!

2) I Tarocchi nascono come un gioco, per quanto altamente formativo. Se riusciamo a tenere presente questa origine possiamo entrare nella materia in maniera costruttiva e seria (i bambini quando giocano sono serissimi!), ma mantenendo il principio di fondo che stiamo giocando. Pertanto, è non solo lecito, ma anche consigliabile divertirsi. Affrontare i Tarocchi con questa ottica ci può insegnare l’arte della leggerezza, ossia a “planare sulle cose dall’alto senza avere macigni sul cuore,” per dirla con Italo Calvino.

3) Studiare i Tarocchi comporta grande dedizione di energie e tempo. Se riusciamo a tenere a mente che, come appena detto, stiamo giocando e che, secondo il punto di vista sociale, giocare non “serve a niente”, allora possiamo aprirci a una decostruzione importante: non sempre tutto ciò che facciamo deve essere mosso da principio utilitaristico. Per questo vi invito a leggere il finale!

4) Approcciarsi ai Tarocchi significa attingere a un contenitore infinito di simboli. Ognuno di questi forma un tutto, e quel tutto è anche l’essere umano. Se riusciamo a immergerci nel loro studio, abbiamo accesso a una grande saggezza che ci dà supporto nel cammino alla scoperta di noi stessi.

5) Approcciare quotidianamente un sistema simbolico quasi interamente composto da immagini allena le parti non razionali della mente. L’effetto è come se, dopo una vita passata ad allenare solo i muscoli delle gambe, ci rendessimo conto di avere anche braccia, busto, dorsali e dedicassimo loro la stessa cura: sarebbe un’apertura verso un sistema mentale più integrato.

6) Significativi o casuali che siano, l’approccio con i simboli dei Tarocchi porta a ritrovare gli stessi simboli anche nella vita reale. Potremmo trovarci immersi in un ipotetico linguaggio universale. Il che potrebbe essere completamente inutile, ma permetterebbe perlomeno all’irrazionale di irrompere nella nostra vita e aprirebbe la strada alla meraviglia.

7) Immergersi in un sistema relazionale. Buona parte delle correnti moderne relative ai Tarocchi sottolineano la presenza di un sistema relazionale tra le carte. Questo ci supporta nell’analizzare le nostre stesse relazioni, magari con il distacco che lo “specchio” della carta può creare!

8) Immergersi in un sistema narrativo a sfondo umano, non dissimile alla struttura del mito come ipotizzata da Campbell. La qual cosa, in soldoni, può supportarci nel trovare una bussola nel labirinto della nostra vita (magari a questo dedicherò un altro post!)

9) L’attività di lettura (per chi la pratica) è un allenamento costante alla creazione di connessioni narrative tra elementi apparentemente scollegati tra loro. Arte che ha migliaia di risvolti anche nella vita pratica. Ad esempio…

10) Migliorare la capacità di risoluzione dei Rebus della Settimana Enigmistica. Per qualcuno potrebbe non esser vitale, ma per altri che come me si sono sempre sentiti incapaci può essere fonte di grande soddisfazione.

Ciò detto, credo che lo studio del Tarot non possa muoversi da un “perché” razionale. La “Top 10” di motivi per cui dedicarsi ai Tarocchi sopra elencata nasce a posteriori, dopo aver compreso quali porte anni di applicazione e studio stanno aprendo in una mente che partiva da una base prettamente razionale, causale e materialista. Sono convinta che lo studio dei Tarocchi non “serva” a niente e che sia difficile motivarlo su base utilitaristica. Ossia: è difficile dire “studio i Tarocchi perché ne voglio fare il mio lavoro” o “perché mi aiutano nello sviluppo della mente intuitiva.” Gli studiosi che conosco sono tutti spinti da un motivo prettamente irrazionale, che richiama alla base stessa della loro natura. Semplicemente, quando mi chiedono perché studio i Tarocchi, mi viene da rispondere che quando lo faccio sono felice.

E voi, perché studiate i Tarocchi? Rispondete nei commenti o contattatemi.

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